Covid-19 e Maestre di Danza
L’Italia è ormai bloccata da diversi giorni e le scuole di danza hanno dovuto chiudere le porte. Ma la danza si è fermata veramente? Abbiamo chiesto ad insegnanti in giro per l’Italia e nel monto come stanno affrontando il problema.
Arianna Adero – Centro Studi Coreografici Teatro Carcano (Milano)
@ariannoide
Dopo più di un mese dalla chiusura delle scuole, preparare le lezioni online come diversivo è diventata la nuova routine dell’insegnante di danza.
Per quanto mi riguarda registro video (di 5/10 minuti massimo) di esercizi a terra, sbarra e centro da postare sui social o piattaforme appositamente create dalle scuole per cui lavoro. Gli allievi hanno la possibilità di accedervi tutte le volte che vogliono e mandarmi poi i loro filmati per le correzioni. L’unico lato positivo è questo: per forza di cose li vedo singolarmente, come se facessi delle private; ne approfitto per lavorare meglio su ognuno di loro.
Mi manca ovviamente il contatto fisico, necessario soprattutto per la tecnica classica. La tecnologia non arriva a tanto, e ha cmq moltissimi limiti (connessione, memoria, limite giga nel mio caso): le correzioni le faccio tramite audio, mi aiuto con screenshot e allegati.
Simona Minervino – Dance Movement (San Lucido – Calabria)
@simonaminervino_dance_movement
E’ il tempo di un mostro : Covid-19 , è il tempo di una grande sofferenza. Ed è in questo tempo, in questi momenti così difficili che si vede la sensibilità, la capacità, la grandezza e anche la creatività di ogni persona.
Siamo stati colti impreparati, è vero… ma, con coscienza, e con il rispetto per la vita e per la salute di tutti, la necessità ha aguzzato l’ingegno e restando rigorosamente a casa in tempo di emergenza si può fare tutto. Cucinare , pulire , dormire, sognare immaginare e anche danzare.
Con buon senso, attraverso le lezioni online, dunque a distanza, ci si può tenere in “contatto” e organizzare delle lezioni che possono permettere agli allievi di poter tenere allenato il proprio corpo e soprattutto la propria mente.
L’importanza sta nel farlo insieme.
La mia scelta di fare lezioni attraverso piattaforme e applicazioni vuole essere un esempio di come in giorni pesanti e di sconforto, si può stare vicini, vivere momenti di leggerezza e condividere pensieri positivi attraverso l’Arte della Danza.
Pensiero di una madre: Vedendo mia figlia impegnarsi quotidianamente nelle lezioni online, mi sono accorta che la danza non ha veramente limiti, ostacoli e non ha barriere. La passione pura per essa oltrepassa ogni limite.
Pensiero di un’allieva: La parola difficoltà non appartiene al mio vocabolario perché cerco di adattarmi. L’amore per la danza va oltre e non mi impedisce di ballare. Non fa niente se il mio salotto é diventato la mia sala di danza, la sedia la mia sbarra e il tablet la mia insegnante.
Tutto va oltre…
Lola Fejzo – Nasco Danza ( Porto San Giorgio- Marche)
@lolathedancer
Dal giorno che sono state chiuse le scuole non ho realizzato subito la gravità della situazione, ma nel prolungarsi di questa chiusura ho pensato subito ai miei ragazzi…
Come potevo fare a dare delle lezioni di danza ???
Un ballerino , sappiamo bene che non può stare fermo . Oltre a perdere la forma fisica è un bisogno anche psicologico.
Per questo ho cercato il modo migliore per coinvolgerli nelle lezioni a distanza online come fanno anche per la scuola .
La mia scelta è cosa dovevo fare è stata spontanea . Fare lezione come in sala di danza. Corsi in collegamento diretto, divisi per livello .
Riesco a guardare tutti, a spiegare, a correggere, a rispondere alle domande .
Si va avanti , permettendo che queste lezioni non possono sostituire la lezione in sala di danza. Manca tante cose dal contato fisico, lo spazio, il sudore, le emozioni…
Ma per il momento è unica soluzione anche per mantenere il contato “diretto” con gli allievi. Le prime volte mi sono commossa a vedergli tutti presenti. Ho realizzato quanto mi mancano. Hanno tanta voglia di fare ma anche sono preoccupati. Dopo le lezioni ci fermiamo qualche minuto a parlare di altro e condividere un po’ di quotidianità. Grazie alla tecnologia che ci permette tutto ciò, non avrei mai pensato prima di fare lezioni online .
Terese Capucilli – Juilliard school (New York)
@teresecapucilli
Se mi avessi detto che nell’anno 2020 mi sarei trovata nel mio ufficio a casa a insegnare danza da remoto, da una strana piattaforma chiamata ‘Zoom’, con minuscole immagini rettangolari di studenti sul mio MacBook, ti avrei detto che non c’è modo in cui sarei mai stata in grado di farlo. Sono una maestra di danza della tecnica di Martha Graham nella scuola di arti dello spettacolo più importanti del mondo, la Juilliard School, ed eccomi qui nel 2020 senza altra scelta che insegnare danza da remoto.Il mio background in questa primitiva forma d’arte, la danza, è iniziato quando ero piuttosto giovane e nel teatro musicale. Come tutti sappiamo, avere questo tipo di esperienze da giovani forma le nostre relazioni reciproche e lo spazio in modi che formano un legame tattile con i nostri amici e, più tardi nella vita, i nostri colleghi. Ventisei anni di vita come ballerina nell’incredibile opera della coreografa Martha Graham e in seguito come direttrice artistica della compagnia, non riesco a immaginare come sarebbe stata se tali informazioni fossero disponibili solo online in qualsiasi momento durante la mia infanzia o la mia carriera, visto che le arti erano e sono tuttora la mia passione.
Lo studio della danza in classe è ricco di fili che legano gli studenti con l’insegnante, l’insegnante con i loro studenti e il musicista l’accompagnatore si aggiunge alla bella energia triangolare nella stanza. Le prove in preparazione per l’esecuzione o lo studio coreografico coinvolgono toccando, sollevando e muovendosi attraverso lo spazio, nello spazio, spingendo i confini di qualsiasi studio in tutte le direzioni possibili. Le nostre esibizioni portano questo lavoro dallo studio di danza in spazi e teatri per essere condiviso da altri … per essere toccato da altri. Ora siamo nella posizione da artisti della danza in cui questo tipo di interazione non è possibile.
Come per tutti gli artisti, abbiamo una vasta immaginazione e molti dei nostri giovani sono cresciuti sui social media, ma nessuno può dire che le nostre vite possono essere le stesse di prima del Covid-19. Ognuno di noi che nella sicurezza delle nostre case ha dovuto navigare emotivamente ciò che questo in realtà significa per noi in qualunque professione facciamo. Le arti in particolare soffriranno in modi che altre professioni non lo faranno e in altri modi crescerà. Con integrità nella ricerca emotiva arriva la perseveranza e la necessità creativa di indagare su come insegnare a distanza e renderlo significativo per i nostri studenti.
Dal mio punto di vista, ho dovuto prima aiutare i miei studenti a gestire emotivamente la situazione in cui si trovano e poi ispirarli alle possibilità che si sono all’interno di ciascuno di essi … per attingere all’immaginazione e guardare oltre i muri che inibiscono il loro desiderio di muoversi. Le immagini che utilizzo ogni volta che insegno devono essere illuminate espressivamente nel modo in cui parlo con loro. Se uno lo desidera, può vedere se stesso in cima a un’alta montagna da solo con la vastità dello spazio in tutte le direzioni. Questo lavoro sensoriale è sempre stato importante per me, ma diventa critico nella situazione remota in cui ci troviamo ora.
La tecnica espressiva di Martha Graham è un linguaggio fisico in sé e l’inizio della lezione inizia con una serie di Floor-work che è eccezionalmente bello e appagante da eseguire. Riscalda il corpo dal centro dell’essere del ballerino e richiede molta fisicità viscerale per portarlo alla sua massima profondità. Quando inizio la mia lezione, leggo sempre ai miei studenti qualcosa di bello per portare tutte quelle piccole immagini rettangolari di persone in un “luogo di appartenenza” e per riunire tutti quei cuori in uno, in qualche modo penetrando simbolicamente lo schermo del computer. Potrei anche mostrare loro una bella immagine di un’opera d’arte (es. Rodin, Blake) che può ispirarli a una sensazione che può essere portata nel corpo e indagata fisicamente. Il lavoro sul pavimento di Graham può essere svolto in un piccolo spazio che è per la maggior parte di noi, tutto lo spazio che possediamo. Sono stata anche in grado di dare un po’ di lavoro in piedi al centro studiando ciò che il mio spazio consente e ho dato ai miei studenti l’opportunità di prendere decisioni da soli sui propri confini spaziali. In questo modo, possono muoversi in un posto fisso o viaggiare in una combinazione, saltare o non saltare, usando il loro spazio in modo creativo.
Gli aspetti pratici dell’insegnamento della danza online … cioè la curva di apprendimento con la piattaforma scelta, richiede molta pazienza. Ho usato Zoom e ho insistito fin dall’inizio sulla necessità di includere un accompagnatore dal vivo. Questa è stata un’esperienza bellissima per tutti, ma richiede preventivamente incontri di prova ed errori con il tuo accompagnatore. C’è un leggero ritardo con il mio tempo verbale d’inizio e il battito del musicista, quindi ho risolto il problema facendo in modo che il musicista (piano) ripetesse esattamente la mia introduzione. Abbiamo lavorato insieme per creare la sensazione di una vera classe.
A tutti i costi, dobbiamo far sentire ai nostri studenti che siamo ancora una comunità e che non sono soli. In questo modo, i fili che ci legano sono illuminati e saremo tutti migliori per questo.